Si fa presto a dire macchie...

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Si fa presto a dire macchie...

I diversi fototipi della pelle sono determinati soprattutto dalla melanina.

Ne avrai sentito parlare tante volte.

  • Vorresti capire, una volta per tutte, cos'è la melanina e come agisce?

Tra poche righe nulla sarà più un mistero.

La melanina è costituita da un gruppo di pigmenti di colore diverso (nero-bruno-rossastro), sintetizzati, immagazzinati e portati sulla superficie cutanea dai melanosomi, prodotti dai melanociti.

La produzione di melanina può avvenire in modo ordinato con la fotostimolazione, con i raggi UV (per capirci l'abbronzatura), ma può essere influenzata, in modo disordinato, da altri fattori dipendenti dalla predisposizione ed ereditarietà genetica, dall'attività ormonale, dall'assunzione di farmaci, dalle cattive abitudini.

È proprio questa variabilità che può dar luogo alle discromie cutanee (iperproduzione e ipoproduzione melaninica).

Ho cercato di semplificare un concetto assai più ampio, proprio per comprendere insieme che quando si parla di macchie (o discromie, o iperpigmentazione) ci si riferisce ad accumuli di melanina, dipendenti da  processi diluiti nel tempo e fisiologicamente imputabili a svariati fattori.

Tornando a noi, sappiamo che le discromie cutanee rappresentano un'inestetismo molto diffuso, così come l'esigenza di liberarsene.

Possono comparire su viso, décolleté, sul dorso delle mani, ma anche su spalle, braccia, schiena.

Prima di capire come eliminarle (e se è possibile farlo), è corretto dire che, dal punto di vista cosmetologico, possiamo aiutare a risolvere il problema se la macchia cutanea appartiene ad alcune categorie.

Dovremmo poi comprendere quale sia l'origine delle nostre discromie (maldestra esposizione solare, tempo che avanza, fattori ormonali, familiarità, stress, abitudini poco salutari...) e a quale tipologia appartengono.

Non siamo noi a stabilire che tipo di macchia abbiamo, ma un dermatologo.

La lampada di Wood, per esempio, è uno strumento spesso utilizzato per rivelare un melasma, o cloasma;

una macchia (scura, o scolorita, di diverse dimensioni), molto diffusa.

In genere, il melasma dipende dalle variazioni degli ormoni sessuali.

Può insorgere durante o dopo la gravidanza, per questo è conosciuta anche come "maschera gravidica”, per l'utilizzo della pillola contraccettiva, in menopausa.

Secondo la teoria psicosomatica può anche essere legata allo stress.

Altra causa del melasma può derivare da fenomeni di fotosensibilizzazione causati da farmaci e cosmetici, assunti o applicati durante l'esposizione al sole (esposizione fototossica).

Il melasma può svilupparsi a qualsiasi età, specie nelle donne.

Non da prurito nè fastidio (se non dal punto di vista estetico) ed è innocuo (in parole molto povere non si corre il pericolo che si trasformi in un cancro della pelle).

Il melasma può essere trattato, ridotto, e può succedere che si schiarisca da solo. 

Le macchie post-infiammatorie, così come si deduce dal nome, si manifestano a seguito di un'infiammazione della pelle, dovute per esempio ad acne, dermatosi, punture d’insetto, peeling profondi e laser, o interventi chirurgici.

Sono frequenti nei fototipi scuri.

La concentrazione di melanina, accumulata durante il decorso infiammatorio, permane anche quando l'infiammazione è passata, provocando sulla pelle macchie piatte rosa, rosse o marroni.

La luce solare non causa questo tipo di iperpigmentazione cutanea, ma può rendere più evidenti le macchie, addirittura cronicizzandole.

Le macchie bianche (vitiligine), a differenza di tutte le altre, sono un'alterazione del colore della pelle dovuta ad ipopigmentazione, cioè dai melanociti, che, seppure vitali, smettono di sintetizzare melanina.

Possono essere diffuse in tutto il corpo.

Con l'esposizione solare, le zone più chiare sono maggiormente esposte a scottature ed eritemi, è quindi necessario proteggere la pelle, con particolare cura.

Può succedere che sia proprio il sole a causarne la comparsa, a seguito di eritemi.

Le efelidi sono piccole macchie di colorito bruno-chiaro, presenti perlopiù in soggetti con pelle molto chiara.

Possono trasmettersi geneticamente e comparire fin dalla tenera età per poi aumentare con gli anni e accentuarsi con l'esposizione solare.

Le efelidi non sono da confondere con le lentiggini, macchie scure rotonde e dalle dimensioni variabili, che si manifestano in età adulta e si modificano poco con l'esposizione solare, anche se possono comparire a seguito di scottature solari, soprattutto su viso e spalle.

Le cosiddette lentigo senili, come si può intuire dalla definizione, compaiono con l'avanzare dell'età, soprattutto su viso e dorso delle mani.

Differenti sono le lentigo maligne, una tipologia di melanoma con un’evoluzione lenta negli anni;

una macchia marrone-brunastra, con pigmentazione disomogenea, che si espande in modo irregolare sulla pelle.

Questo tipo di macchia deve essere trattata chirurgicamente ed essere oggetto di esame istologico.

Le cheratosi possono essere seborroiche o attiniche.

Le prime sono lesioni benigne che cominciano a comparire, soprattutto sul viso, a partire da una certa età.

Le cheratosi attiniche, invece , possono essere l'anticamera di tumori maligni, originati soprattutto da un'esposizione ai raggi UV massiccia e non protetta.

Questo tipo di tumore può avere un comportamento molto aggressivo.

Anche i nei (nevi) sono formati da accumuli di melanina.

Localizzati non solo sulla cute, ma anche nelle mucose, nella congiuntiva e nella sclera, sono perlopiù presenti dalla nascita e aumentano con l'età.

Possono modificarsi in formazioni maligne.

Può essere utile, per tenere sotto controllo la situazione, applicare la cosiddetta “Regola ABCDE”:

  • A, assimetria;
  • B, bordi frastagliati;
  • C, colore che cambia;
  • D, dimensione che supera i 6mm;
  • E, evoluzione di forma, colore, dimensioni in un breve periodo di tempo.

Se presente una di queste situazioni, è bene rivolgersi ad uno specialista, immediatamente.

  • Come possiamo intervenire per eliminare le macchie della pelle?

La prevenzione rappresenta la soluzione migliore!

Le discromie della pelle sono infatti il classico problema che si tende a considerare solo quando esiste.

Prevenirne la formazione rimane la strada più giusta.

  • Ma se ci sono, cosa dobbiamo fare?

Innanzitutto dovremmo cercare di eliminare i più plausibili fattori scatenanti (esposizione non protetta ai raggi solari, fototossicità, stress,...).

Abituiamoci alla fotoprotezione.

Non solo contro i raggi UVB, ma anche e soprattutto i pericolosi UVA, non solo d'estate, ma anche d'inverno.

Rivolgendoci a specialisti (medici/chirurghi estetici) possiamo optare per diversi tipi di trattamento (crioterapia, laserterapia, dermoabrasione, diatermocoagulazione).

Dal punto di vista cosmetico, ho già accennato che è possibile intervenire su alcuni tipi di discromie:

melasma, macchie senili, cheratosi seborroiche, macchie post infiammatorie, riducendone la portata e l'aspetto, in certi casi facendole regredire.

Scegli prodotti di qualità e coltiva l'abitudine.

Nulla si ottiene in modo immediato, ci vuole costanza, come nelle cose migliori e più durature.

Prediligi cosmetici contenenti antiossidanti per la loro azione contro i radicali liberi, tra i principali responsabili del processo di melanogenesi e dell'invecchiamento cutaneo.

Opta per l'esfoliazione, stimolando il rinnovamento cutaneo attraverso azioni di tipo meccanico e chimico.

Utilizza quindi cosmetici funzionali con vitamina A, vitamina C, vitamina E, vitamina PP (niacinamide), bava di lumaca, flavonoidi, Alfa-idrossiacidi (AHA).

Il momento migliore per occuparsi delle macchie scure sulla pelle è l’autunno/inverno.

Ora puoi dedicarti alla tua specifica lotta alle macchie.
 

Buona missione e, se hai bisogno di qualche consiglio in più, ricordati che c'è la tua Amica Cosmetica,

💋 alla prossima!


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